Emergenza Coronavirus

EMERGENZA CORONAVIRUS

Quando ci troviamo di fronte a un forte stress, come quello che staimo vivendo in questa emerga, mettiamo in atto risposte e strategie che, se da un lato hanno un valore adattivo e ci permettono di affrontare la situazione al meglio, dall’altro possono comportare irritabilità, iperattivazione, aggressività verbale, disturbi del sonno e della concentrazione. Tutti comportamenti normali e legittimi che, tuttavia, tendono a mantenersi ed aumentare nel tempo, impedendoci di sentirci bene ed operare al meglio delle nostre possibilità.

Occuparci di noi e di come stiamo non ci impedirà di provare stress, ma potrà aiutarci a ridurlo, contenerlo e limitarne gli effetti, permettendoci di affrontare al meglio l’emergenza che stiamo vivendo.

In questo fase di prolungato isolamento possono insorgere numerose reazioni di stress. Le più comuni che possono durare per alcuni giorni e/o alcune settimane, sono:

 Intrusività: immagini ricorrenti, memorie involontarie e intrusive dell'evento (flashback), che possono presentarsi come brevi episodi o come completa perdita di coscienza (per esempio: rivedere i soccorritori che portano via in ambulanza il proprio caro con “tute d’astronauti”, pensieri continui e intrusivi sulla possibilità di essere entrati in contatto con una persona potenzialmente positiva, ecc.)

• Evitamento: tentativo vano di evitare pensieri o sentimenti correlati alla situazione traumatica. Impossibilità ad avvicinare ciò che rimanda all'evento (per esempio: non contattare il medico anche in caso di tosse e febbre per paura di fare il tampone, ridicolizzare quanto sta accadendo per non entrare in contatto con la paura, cambiare discorso non appena si parla di Coronavirus, … )

• Iperarousal: aumentata attivazione psicofisiologica (allerta alta ad ogni nuova notizia, tachicardia quando si viene a conoscenza di un caso positivo nel vicinato, toccarsi la fronte e percependosi leggermente caldi si inizia a fare fatica a respirare, ecc.)

 Umore depresso e/o pensieri persistenti e negativi: Credenze e aspettative negative su di sé o sul mondo, profondo senso di abbandono (per esempio iniziare ad avere pensieri negativi su di sé e/o sul mondo "non vado bene", "il mondo è sempre pericoloso“, “siamo spacciati”)

• La colpa del sopravissuto: senso di colpa per essere sopravvissuto o per non avere riportato danni (per esempio sentirsi in colpa nei confronti delle persone che hanno avuto casi positivi al Coronavirus in famiglia e non riuscire a capire il perchè; non riuscire a guardare negli occhi un altro cittadino perché ha perso un parente per il Coronavirus) 

 

Se con il protrarsi della situazione in atto si sente il bisogno di un aiuto in più per ridurre lo stress, è importante richiedere aiuto specialistico!

"Se avvertiamo un disagio e uno stato di malessere non cerchiamo di negare la situazione e facciamoci aiutare da un professionista. Se vediamo qualcuno in difficoltà non rinchiudiamoci nel nostro interesse individuale. La solidarietà è un antidoto al disagio" - CNOP

 

La riflessione del Dr Bessel van der Kolk

 

Il Dr Van der Kolk evidenzia i meccanismi mentali che possono attivarsi in situazioni potenzialmente traumatiche, come quella che stiamo vivendo in questa emergenza, e fornisce utili suggerimenti per gestire lo stress di questo prolungato isolamento

 

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Il pensiero di Umberto Galimberti

 

Dove credeva di essere arrivato, l'essere umano?

Perché, costretto a fermarsi, non sa più chi è?

Cosa pensa di fare davanti alla negatività della vita?

 

 

Ecco le riflessioni di Umberto Galimberti, filosofo, sociologo, antropologo culturale, psicanalista e accademico.

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"Siamo di fronte all’inaspettato: pensavamo di controllare tutto e invece non controlliamo nulla nell’istante in cui la biologia esprime leggermente la sua rivolta." ...


"Perché conosciamo due modalità dell’esistenza: lavorare e distrarci. Fuori dal quel cerchio, è il nulla."..


"I ragazzi hanno bisogno di imparare ma anche di guardarsi in faccia,... Un conto è dirsi le cose in rete, un conto è dirsele di persona. Il problema, da qui in poi, è di continuare ad avere una relazione sociale secondo natura, in cui un uomo incontra un uomo, e non l’immagine di un uomo in uno schermo." ...


"Nelle società opulente abbiamo sviluppato invece l’egoismo, perché ci era consentito, non avendo più bisogno del nostro prossimo." ..

 

 

Consigli per i genitori

 

SCEGLIERE LE INFORMAZIONI

I bambini necessitano di informazioni CHIARE E VERE, filtrate in base all’età, in modo che possano essere comprese.
E’ importante non esporre i bambini o sovraesporli a immagini e notizie non adatte al loro livello di comprensione.

Scegliere 1-2 momenti al giorno da dedicare INSIEME alla visione di notiziari o ricerca web di notizie, in modo tale da spiegare quanto emerge, rendere comprensibile e rassicurare i bambini attraverso un focus realistico e orientato agli aspetti positivi. Ovvero spiegare che "ci sono tante persone che si stanno occupando del coronavirus" e sottolineare questi aspetti quando emergono in TV e via web.


• DARE SICUREZZA AI BAMBINI

Evitare che in un clima generale di allerta i bambini debbano reagire "come adulti", responsabilizzandosi eccessivamente e inibendo le loro emozioni. I bambini devono continuare a fare le cose da bambini: giocare, divertirsi, fare i compiti e imparare cose nuove.

Stare con mamma e papà e altre persone di fiducia senza che vedano solo volti spaventati e allarmati.  Ricordiamoci che i bambini sono piccoli ma osservano e comprendono!

Un bambino per sentirsi sicuro ha bisogno di stare con un adulto in grado di trasmettere affetto e padronanza. In primis padronanza di se stesso.

I bambini notano le incongruenze degli adulti; ad esempio se dico: “Non c’è da avere paura”, poi faccio scorte alimentari per un esercito, posso generare confusione e il bambino può chiedersi se fa bene a credere all’adulto in questione. Se può fidarsi. La fiducia è indispensabile per dare sicurezza.

Ricordatevi che se non riuscite a calmare voi stessi, non potete dare sicurezza al vostro bambino!
In questi casi, fatevi supportare da altri familiari o attraverso la comunità, rete di amicizie ed eventualmente consultate gli specialisti.

 

• COME RACCONTARE IL CORONAVIRUS A UN BAMBINO

Lo psicologo Alberto Pellai ha condiviso un racconto molto utile da leggere ai bambini che spiega il coronavirus.

Questo il link per scaricare il racconto:

https://www.corriere.it/cronache/20_febbraio_23/caro-bambino-ecco-perche-coronavirus-ci-fa-tanta-paura-ma-tu-non-devi-temere-13e9f8c8-5636-11ea-b447-d9646dbdb12a.shtml

 Video per bambini 

https://www.youtube.com/watch?v=BGHwUs9lSLg 

 

  COSA SI PUO' FARE PER TRASFORMARE QUESTO TEMPO SOSPESO IN TEMPO CREATIVO E COSTRUTTIVO

 Tollerare la confusione e il disordine in casa per permettere ai bambini di usare lo spazio liberamente (correre, andare sui pattini, ballare) e garantire la massima qualità della loro forma psicofisica. L'attività motoria incide sullo stato psicofisico e sulla regolarità del sonno: più si muovono e seguono una dieta regolare, più si addormento con facilità.

Organizzare il loro tempo e scandire una routine prevedibile come a scuola. La routine per i bambini è fonte di tranquillità. 

Garantire scambi relazionali ricchi e profondi in modo da controbilanciare le assenze che stanno vivendo e aiutarli a sostenere la loro rete di amicizie attraverso nuovi canali via web.  

 

• OSSERVARE I BAMBINI E MONITORARE LE LORO REAZIONI

E' possibile che si verifichino delle regressioni a stadi precedenti che danno sicurezza e funzionano da contenimento. Alcuni potrebbero tornare a cercare il peluche, il ciuccio o voler dormire con mamma e papà.

I giochi e i disegni che fanno in questi giorni ci raccontano molto di quello che stanno vivendo: possono mettere in scena catastrofi o guerre, e richiamare la necessità di sentirsi protetti costruendo case e rifugi. 

Irritabilità, pianto e agitazione sono normali ma devono destare attenzione quando diventano pervasivi, rendendo il piccolo impermeabile anche agli aspetti piacevoli.

Quando un genitore non riesce a gestire le emozioni forti del bambino (quando queste emozioni lo spaventano, lo fanno arrabbiare o sentire impotente) è importante chiedere aiuto specialistico.

 

 

Consigli per i cittadini

1) Privilegiamo come fonti di informazioni soprattutto i canali ufficiali.
         Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/ nuovocoronavirus
         Istituto Superiore di Sanità: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/
Nei momenti di emergenza in cui la paura e l'irrazionale inevitabilmente rischiano di prendere il sopravvento, bisogna prendersi cura di sé e non mettersi in condizione di esporsi a informazioni non adeguate e non qualificate incorrendo in fake news o notizie emozionalmente cariche di vissuti ma non basate su dati oggettivi.

 
2) Scegliamo 2 momenti al giorno per informarci e il canale per farlo.
L'esposizione continua alla mole di informazioni via web, radio e TV fa rimanere in stato perennemente eccitatorio il nostro sistema di allerta e paura. Per questo meglio scegliere uno o due momenti al giorno nei quali informarsi.


3) Seguiamo i consigli sulle norme di igiene indicate dal Ministero della Salute.

 Possiamo dare il nostro contributo per combattere il coronavirus: proteggiamoci e proteggiamo. Insieme si vince.

  •  Lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani.
  • Evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute.
  • Evitare abbracci e strette di mano.
  • Mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro e mezzo.
  • Igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie).
  • Evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l'attività sportiva.
  • Non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani.
  • Coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce.
  • Non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.
  • Pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol.

4)  Non interrompiamo "per quanto possibile" la nostra routine: in questo momento bisogna ancorarsi a ciò che è certo, noto e prevedibile. Continuare il lavoro e le proprie abitudini laddove possibile. Rispettando sempre le indicazioni di sicurezza vigenti. 


5) Scarichiamo le tensioni attraverso IL FARE, permette un migliore riposo notturno


6) Riposiamo adeguatamente: attività rilassanti serali, meglio non vedere notiziari o speciali sul Coronavirus prima di addormentarsi per non scivolare nel sonno con emozioni negative e con senso di allerta


7) Mangiamo nel modo più regolare possibile e beviamo acqua.  Mangiare molta frutta, verdura e alimenti rafforzativi del sistema immunitario. Possiamo combattere attivamente il coronavirus rendendo il nostro organismo più sano e forte.


8) Parliamo e passiamo del tempo con la famiglia e gli amici. Avere restrizioni di movimento non significa annullare la socializzazione. Utilizziamo videochiamate, skype, zoom e insegnamo ai più anziani come fare per non rimanere isolati nell'isolamento.


9) Parliamo dei problemi con qualcuno di cui ci fidiamo. Scegliere le persone con le quali avere un confronto empatico e costruttivo. 


10) Facciamo attività che aiutano a rilassarsi: yoga, training autogeno, meditazione, lettura, giardinaggio, ecc. Moltissimi video sono gratuiti e disponibili on line su tecniche di respirazione e rilassamento.

11) Stacchiamo la spina! Ricordiamoci di parlare di altro... distrarsi e uscire dal loop di discorsi angoscianti e catastrofisti serve a rafforzarci attraverso emozioni positive.

 

 Associazione EMDR Italia